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Le tipologie del Gin

Negli ultimi anni, il gin si è affermato come il distillato del momento, con un’esplosione di nuovi marchi e distillerie in tutto il mondo. Migliaia di etichette hanno fatto il loro ingresso sul mercato, consolidando le categorie tradizionali e al tempo stesso riportando in auge stili storici e metodi di produzione del passato. Parallelamente, l’innovazione ha dato vita a nuovi stili che esulano dalle definizioni classiche. Tuttavia, indipendentemente dalla sperimentazione e dalla creatività dei produttori, tutti i gin devono rispettare precisi parametri, come quelli stabiliti dal Spirit and Drink Regulation (UE) n. 2019/787, del 17/04/2019 dell’Unione Europea (Leggi qui), che ne definisce le caratteristiche essenziali e le modalità di produzione, garantendo così qualità e trasparenza sul mercato.

Ma entriamo nel merito e analizziamo le tipologie di gin:

 

1. London Dry Gin

Il London Dry Gin è l’espressione più classica e riconoscibile del gin, nonché lo stile più diffuso al mondo. Nato nella seconda metà del XVIII secolo, si sviluppò principalmente a Londra, dove la maggior parte dei produttori aveva sede, guadagnandosi così il nome – per nulla fantasioso – di "London Dry Gin". Tuttavia, nonostante la denominazione, questo gin non deve necessariamente essere prodotto a Londra, né tantomeno nel Regno Unito. Oggi, il termine London Dry Gin identifica qualsiasi gin realizzato secondo rigorosi standard produttivi regolamentati dalla Comunità Europea, che ne disciplinano la distillazione, gli ingredienti e la purezza aromatica, garantendo qualità e autenticità a livello internazionale.

 

2. Distilled Gin

l Distilled Gin è, nella sua essenza, simile al London Dry Gin, con la differenza che, al termine della distillazione, possono essere aggiunte ulteriori sostanze aromatiche per arricchirne il profilo sensoriale. Questa tecnica consente di integrare aromi più volatili e delicati, che non potrebbero essere estratti durante la distillazione tradizionale, preservandone l’integrità e la freschezza. Il risultato è un gin dal carattere più complesso e spesso più espressivo rispetto alle versioni classiche.Un altro elemento distintivo del Distilled Gin è la possibilità di ottenere varianti colorate. Durante la distillazione, infatti, i composti responsabili del colore non vengono trasferiti al distillato, poiché le loro molecole sono troppo pesanti per evaporare. L’aggiunta post-distillazione di infusi botanici permette quindi di ottenere gin con sfumature cromatiche naturali, aggiungendo un ulteriore elemento di creatività e innovazione alla categoria.

 

3. Old Tom Gin

L'Old Tom Gin affonda le sue radici nell'Inghilterra del XVIII secolo, un'epoca in cui la distillazione era ancora rudimentale e il gin spesso grezzo e di bassa qualità. Per migliorarne il sapore, i produttori lo addolcivano con liquirizia e finocchio, creando uno stile più morbido e aromatico.

Considerato il ponte tra il Genever e il London Dry Gin, è più dolce del secondo ma meno corposo e maltato del primo. Oggi la sua caratteristica dolcezza viene ottenuta con zucchero, miele o altri dolcificanti, non più per coprire le imperfezioni del distillato, ma per donare maggiore rotondità e rendere l'Old Tom perfetto per cocktail classici.

 

4. Navy Strength Gin

La Marina britannica ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione del gin, sia nel Regno Unito e nelle colonie britanniche, che nel resto del mondo. I marinai ne erano grandi estimatori e molte delle prime distillerie sorsero proprio nelle città portuali, con il gin trasportato sulle navi e diffuso nei porti di scalo. Il Navy Strength Gin non segue un profilo aromatico standard, ma si distingue per la sua elevata gradazione alcolica. Per essere considerato tale, deve avere un volume alcolico minimo del 57% (100° proof UK).

 

5. Compound Gin

Questo stile di gin si distingue dal London Dry e dagli altri gin distillati perché le botaniche e gli aromi vengono aggiunti direttamente allo spirito neutro, senza necessità di ridistillazione. Si ottiene aromatizzando l’alcol puro con alcolati di spezie ed erbe attraverso un semplice assemblaggio a freddo, senza il bisogno di ulteriori processi di distillazione. Questo metodo è noto anche come "Bathtub Gin" (gin della vasca da bagno), un termine nato durante il proibizionismo negli Stati Uniti, quando il gin veniva prodotto artigianalmente in casa, spesso utilizzando vasche da bagno come contenitori di macerazione (vedi la nostra pagina sulla storia del gin per saperne di più).

 

6. Sloe Gin

Lo Sloe Gin è un liquore a base di gin, ottenuto dalla macerazione delle bacche di prugnolo selvatico nel distillato, con l’aggiunta di zucchero per bilanciare la loro naturale acidità e astringenza. Ha un tenore alcolico minimo del 25% VOL e il suo colore varia dal rosa pallido al rubino intenso, a seconda del metodo di produzione e del tempo di infusione. Le sue origini risalgono al Regno Unito del XVIII secolo, quando i contadini britannici iniziarono a macerare le bacche di prugnolo nel gin per renderlo più aromatico e piacevole da bere.

 

7. Genever

Il Genever olandese, considerato il precursore del London Dry Gin, è un distillato aromatizzato al ginepro ottenuto dalla miscela di vino di malto e spirito neutro aromatizzato. Ha un profilo ricco e maltato, con note di ginepro meno pronunciate rispetto al gin. Esistono due principali varianti: Oude (vecchio) e Jonge (giovane), ma queste denominazioni non si riferiscono all’invecchiamento, bensì alla percentuale di vino di malto presente nella miscela.

 

8. Cask Aged

Il Cask Aged Gin è un gin che viene affinato in botte prima dell’imbottigliamento, un metodo storicamente diffuso quando le botti erano il principale sistema di trasporto e conservazione.

L’invecchiamento in legno dona al gin una maggiore rotondità e complessità aromatica, con sfumature che variano in base al tipo di botte utilizzata e al distillato precedentemente contenuto.

 

9. Gin Aromatizzato

I liquori di gin aromatizzati si distinguono per un tenore alcolico inferiore rispetto ai gin tradizionali e per un gusto più dolce e accessibile. Grazie al loro profilo morbido e piacevolmente aromatico, sono ideali da gustare lisci, con ghiaccio o come base per cocktail leggeri. Molti marchi hanno colto il crescente interesse per questo stile, sviluppando un’ampia gamma di liquori di gin aromatizzati, caratterizzati da note fruttate e floreali.